Author Archives: Riccardo Rico Reina

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Investimenti mancati, risorse sprecate, acque reflue sprecate, politiche emergenziali: d’accordo il riscaldamento globale è un problema e la questione acqua sarà sempre più centrale

La siccità è uno degli effetti dei cambiamenti climatici, che è speculare a un altro effetto, ossia quello delle piogge abbondanti concentrate in periodo molto brevi (le cosiddette bombe d’acqua).

Da un lato, dunque, abbiamo lunghi periodi di siccità, dall’altro, questi periodi sono interrotti o seguiti da precipitazioni molto intense, che stressano il suolo piuttosto che permeare la falda rifornendola, appunto perché la caratteristica di questi nuovi eventi meteorici è diversa dalle piogge cui eravamo abituati fino alla seconda metà del secolo scorso.

Negli ultimi anni sono stati registrati ripetuti investimenti, sia con risorse nazionali che con risorse europee, finalizzati alla ristrutturazione delle reti idriche e all’ammodernamento dei sistemi di depurazione. La capacità di spesa è molto bassa, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud.

Il 70% delle reti di acquedotto ha oltre trent’anni e il 25% ha oltre cinquant’anni. Il 40% delle reti che servono le aree urbane ha più di cinquant’anni.

Nel frattempo, il rinnovo annuo delle reti si colloca sotto lo 0,5%.
Insomma, a fronte di un cambiamento del regime delle piogge abbiamo infrastrutture per la fornitura di acqua vecchie e costruite con materiali obsoleti.

Al grande tema della siccità e a quello dell’enorme spreco d’acqua si aggiunge però la questione del trattamento delle acque, per il quale abbiamo registrato tre pesanti procedure di infrazione da parte dell’Europa, per il sistema di raccolta e gestione delle acque reflue e per il sistema del loro trattamento.

Accanto a una situazione datata degli acquedotti, infatti, abbiamo sistemi di depurazione dell’acqua che sono, soprattutto nelle regioni del Sud, scarsamente efficaci e per questo paghiamo ingenti somme alla Commissione europea.

Le acque reflue di base non vengono riciclate.

Uno dei modi per recuperare acqua, soprattutto per l’agricoltura, è riutilizzare queste acque depurate e reimpiegarle. Questo consente di sottrarre acqua importante per uso domestico destinato all’agricoltura.

Per le modificazioni del regime delle piogge abbiamo bisogno di collaudare un vasto processo di approvvigionamento dalle acque del mare e quindi di un piano nazionale per la desalinizzazione dell’acqua, soprattutto per attività agricole e industriali. 

Dal 14 al 16 ottobre al Palazzo del Ghiaccio torna Milano Golosa con più di 200 espositori artigiani già confermati. La sesta edizione è un omaggio alle trattorie e al panino italiano.

Una cucina concreta, sobria, popolare. Per la sesta edizione di Milano Golosa Davide Paolini sceglie di partire dalla materia prima e dal territorio per arrivare ai piatti regionali, al panino italiano, alla cucina della trattoria. Saranno infatti due le principali novità.

Un’area con 9 cuochi delle Premiate Trattorie Italiane che realizzeranno i piatti più significativi e identitari della loro regione, e PaniniAmo, un omaggio al pane imbottito in collaborazione con la Fondazione Accademia del Panino Italiano. L’evento è in programma dal 14 al 16 ottobre 2017, ancora una volta al Palazzo del Ghiaccio di Milano, con più di 200 artigiani del gusto – panettieri, casari, pasticceri – selezionati in tutta Italia.

“Per il sesto compleanno di Milano Golosa – racconta Davide Paolini – abbiamo voluto rendere omaggio a due grandi amori italiani: le trattorie e il panino. Sono da sempre innamorato di quella che io considero una cucina concreta e vera, quella dei luoghi conviviali e delle ricette semplici, ma fatte bene. Che sia un piatto o un panino, io tifo sempre e comunque per i prodotti locali che inneggiano alla materia prima e al territorio”.

200 circa gli espositori artigiani già confermati e presenti per proporre un tour enogastronomico della penisola alla ricerca di materie prime di qualità. Il pubblico sarà accompagnato in una ricerca gastronomica attraverso gli stand di panettieri, casari, pasticceri e attraverso la proposta di due nuove aeree.

La prima ospiterà 9 cuochi delle Premiate Trattorie Italiane che accompagneranno i visitatori in un viaggio attraverso l’Italia alla scoperta delle migliori tradizioni culinarie locali. Dai marubini del Caffè La Crepa alla cassoeula dell’Antica Trattoria del Gallo, dagli gnocchetti di castagna al pesto al mortaio de La Brinca alle sagn ca’ m’ddic” de La Locandiera.

L’altra nuova area è PaniniAmo, dedicata al panino italiano. Qui, con la collaborazione della Fondazione Accademia del Panino Italiano, si propone di presentare il prodotto in tutte le sue declinazioni. Dal panino classico a quello regionale a quello gourmet: le migliori paninoteche d’Italia presenteranno le loro specialità realizzate con materie prime Made in Italy e tanta fantasia.

L’evento sarà aperto al pubblico sabato 14 ottobre (dalle 12 alle 20:30), domenica 15 ottobre (dalle 10 alle 20:30) e lunedì 16 ottobre (dalle 9 alle 17). Tanti gli eventi che coinvolgeranno anche altri luoghi – ristoranti ed enoteche del centro – con il programma di Fuori Milano Golosa. Il biglietto d’ingresso, come nelle passate edizioni sarà di 10 euro a persona, 5 euro per i bambini dai 6 ai 12, bambini minori di 6 anni gratuito. Il programma sarà presto disponibile sul sito della manifestazione (www.milanogolosa.it).

FONDAZIONE ACCADEMIA DEL PANINO ITALIANO
Fondazione Accademia del Panino Italiano nasce con il desiderio di rendere questa piccola eccellenza gastronomica italiana un mondo importante, un valore attorno al quale far ruotare idee, pensieri, mostre, eventi e progetti. È una realtà che si pone l’obiettivo di creare un network tra produttori, artigiani e creativi al fine di esportare la qualità italiana all’estero.

È un luogo di conoscenza, approfondimento e incontro. L’Accademia del Panino Italiano è un punto di riferimento culturale e accademico per gli operatori e studiosi del settore e per i giovani che vogliono approcciare questo tema per farne una professione. Un luogo capace di coniugare la tradizione territoriale italiana e le innovazioni contemporanee.

Per questo motivo offre, ad appassionati o esperti di cucina, corsi di formazione professionali e percorsi totalmente personalizzati per far conoscere il Panino Italiano.

MILANO GOLOSA IN BREVE
14-15-16 OTTOBRE 2017
Palazzo del Ghiaccio | Via G. B. Piranesi 14, Milano
0286462555/1919
info@milanogolosa.it
www.milanogolosa.it
Facebook: @MilanoGolosa
Twitter: @ilgastronauta
Instagram: @gastronauta_official
ORARI AL PUBBLICO
Sabato: 12:00 – 20:30
Domenica: 10:00 – 20:30
Lunedì: 09:00 – 17:00

Ufficio stampa MILANO GOLOSA:
Michele Bertuzzo – Caludia Zigliotto 

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Il 16 e il 17 settembre 2017 si terrà la rievocazione storica della seconda gara automobilistica effettuata in Italia nel 1897.
Parteciperanno oltre 50 autovetture del periodo dall’inizio dell’era dell’auto all’inizio della seconda guerra mondiale.
Un evento unico e imperdibile grazie a piloti che giungono da tutta Italia e grazie all’Associazione GAMS di Gallarate con un circuito “simbolico” di “gara” interno alla città che partirà da Piazza del Popolo, lungolago Marconi, rotonda di Corso Repubblica, Corso Cavour e Piazza del Popolo.
Le auto saranno esposte in Piazza del popolo e il 16 andranno a Stresa, toccando tutte le vicine e belle città di Meina, Lesa, Belgirate e Stresa per poi tornare ad Arona e il 17 settembre la gara in città.
Auto dal valore inestimabile e dal fascino incredibile. In quei due giorni Arona sarà anche Trifolia ai Giardini e FantArona in Piazza San Graziano per ottimizzare e fare squadra! Un altro grande momento di turismo ed economia per tutto il territorio del basso Lago Maggiore!

Era nell’aria da qualche tempo e questa mattina, come ha abituato i suoi concittadini, il Sindaco di Arona Alberto Gusmeroli, lascia a Facebook l’onere di diffondere una notizia che farà il giro del Mondo e che porterà Arona ancora maggiormente nel panorama culturale internazionale.

Questo è quanto scritto direttamente da Gusmeroli:

Come dico spesso: “Pensare sempre in grande e operare nel piccolo!
Londra – New York – Arona. L’Arco di Palmira.
Passing THROUGH, moving FORWARD

Il 2017 si apre per il Comune di Arona con un’importante collaborazione culturale a livello internazionale. L’IDA – Institute for Digital Archeology – di Oxford ha acconsentito di concedere alla nostra città la riproduzione dell’Arco di Palmira realizzata da una ditta italiana a Carrara.

L’arco, alto oltre 5 metri, è stato esposto solo due volte: la prima a Londra a Trafalgar Square e poi, da settembre 2016, a New York nel Manhattan’s City Hall Park.

E proprio da Oxford e New York, il comunicato stampa in cui si annuncia la grande notizia che Arona è stata scelta per ospitare per alcuni mesi l’ARCO in piazza San Graziano, con inaugurazione il 25 marzo 2017.

L’arco, dall’alto valore simbolico, potrà essere attraversato e sarà accompagnato da una mostra di approfondimento allestita presso il Civico Museo Archeologico “Khaled al- Asaad” di Arona. Oltre all’importante significato storico ed archeologico, l’arco è un esempio di come la tecnologia utilizzata per la sua realizzazione, possa essere applicata anche a seguito di eventi calamitosi come quelli recentemente avvenuti nel nostro Paese.

“Un ulteriore grande evento di fortissimo richiamo simbolico e turistico per la nostra città, un particolare ringraziamento a Olivia e Chris Neil- Jones, Aleky Karenowska, Luciana Trovato, l’Assessore Chiara Autunno e Nadia Pirali un team che ha lavorato dal primo giorno per raggiungere l’obiettivo.

VIVA ARONA una città che pensa in grande! Alberto Gusmeroli Sindaco di Arona

Questo il comunicato stampa ufficiale

Fin dai suoi esordi nel 1972, Bimota incardina la propria attività su un credo: il perfezionamento del prodotto motociclistico tanto sotto il profilo tecnico che sotto quello estetico.

Primaria attività che segue questo tracciato è senza dubbio la ricerca dei materiali per realizzare le parti che compongono la ciclistica, una specializzazione che ha reso Bimota leader nel campo tecnologico delle moto sportive. Per i componenti accessori, l’avvio dell’adozione di parti in lega leggera lavorata dal pieno ha creato un nuovo modo di interpretare il binomio bellezza e funzionalità.

Il primo decennio di attività di Bimota ha contribuito in maniera considerevole ad una identità tecnologicamente più avanzata delle due ruote. Gli anni ’80 sono stati una vera e propria pietra miliare, a partire dalla presentazione del progetto “Tesi” nel 1983. Attraverso lo sviluppo del progetto Tesi, che ancora oggi non prevede l’utilizzo di una forcella come elemento strutturale finalizzato alla sterzata ed alla funzione ammortizzante, sono stati sperimentati materiali compositi nell’ambito delle componenti ciclistiche come telaio, forcelloni e supporti.

In occasione del Salone Internazionale del Motociclismo Eicma 2015, l’atelier riminese ha presentato le nuove nate. Tesi 3D RaceCafe, reinterpretazione del progetto Tesi, si affianca alla Tesi 3D Naked per incontrare le richieste del nuovo segmento di mercato Cafè Racers, dove tecnica ed elettronica si incontrano per una guida ed una gestione più semplici.

Bimota Impeto, ultima versione della Hyper-Naked, prevede la possibilità di implementare le performance grazie ad una serie di optional parte della Bimota Experience, quali il telaio ed il forcellone con struttura composita, lega leggera e tubi di carbonio strutturale, nonché dashboard con schermo TFT a colori e GPS con riconoscimento automatico del circuito. Nuove emozioni per l’asfalto dei centauri.

Articolo scritto da da Exc Mag

S’inaugura la quinta struttura Cochrane in Italia: la rete mondiale che si occupa del miglioramento della qualità delle prove scientifiche prodotte in medicina.

Oggi, venerdì 16, a partire dalle 9, un evento online con i video messaggi dei promotori del Field 

Cochrane è una rete globale indipendente di 37.000 ricercatori, professionisti, pazienti, care-givers e persone interessate alla salute provenienti da oltre 130 paesi, esenti da sponsorizzazioni commerciali e altri conflitti di interesse, che si occupa del miglioramento della qualità delle prove scientifiche prodotte in medicina.

Quello che si inaugura presso la Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università degli Studi di Brescia, che ha sede a Rovato presso il Centro “E. Spalenza” della Fondazione Don Carlo Gnocchi, è la quinta struttura Cochrane in Italia, l’unica al mondo che si occuperà di Riabilitazione.

Il lancio ufficiale di Cochrane Rehabilitation sarà inserito all’interno di un evento online sul sitowww.rehabilitation.cochrane.org e sui canali Facebook, Twitter e YouTube @CochraneRehab., in programma venerdì 16 dicembre, a partire dalle 9.00, con i video messaggi dei promotori del Field.

«Cochrane – spiega il professor Stefano Negrini, Direttore Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Brescia e referente scientifico del Centro “Spalenza-Fondazione Don Gnocchi” di Rovato, che assume da oggi anche il ruolo di Direttore di Cochrane Rehabilitationè l’istituzione mondiale più importante che si occupa di verificare quali siano i migliori trattamenti in tutte le branche della medicina. La medicina fisica e riabilitativa ha bisogno di rinforzare le proprie basi scientifiche, e Brescia sarà la capitale mondiale di questo lavoro, coordinando gli sforzi di oltre 250 colleghi in 49 paesi».

«Il Gruppo sulla Riabilitazione che abbiamo avviato a Brescia – continua il prof. Negrini trae origine da una proposta della Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitativa (ESPRM) in accordo gli Organi Professionali Europei, la Società Internazionale (ISPRM) e quella Italiana (SIMFER). Cochrane Rehabilitation è costituito da un Network mondiale di persone e strutture, coordinate dal Centro Evidence Based Medicine di Rovato dell’IRCCS Fondazione Don Gnocchi e dell’Università degli Studi di Brescia».

«Siamo particolarmente lieti del fatto che Cochrane Rehabilitation sia stato avviato ed abbia sede nel nostro paese, a ulteriore riprova della qualità culturale e scientifica della Riabilitazione Italiana – dichiara il prof. Paolo Boldrini, Presidente della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER) –. La SIMFER rinnova il ringraziamento al collega e socio Prof. Stefano Negrini, per l’impegno profuso nello sviluppo di questo progetto, nella convinzione che porterà un ulteriore contributo alla crescita della riabilitazione nel nostro paese, allo sviluppo professionale dei fisiatri e di tutti i professionisti che operano nel settore, ed al miglioramento dei servizi per le persone che sono chiamati ad aiutare. La SIMFER  si impegna a sostenere il field, attraverso la collaborazione nelle attività scientifiche e la comunicazione  e promozione dei contenuti e dei risultati».

Official Launch of Cochrane Rehabilitation

Venerdì 16 Dicembre 2016

On line dalle 9 su www.rehabilitation.cochrane.org

Un intervento ogni ora dalle 9 su Facebook, Twitter, YouTube @CochraneRehab.

Ogni messaggio dura dai 2 ai 5 min 

·       Mark Wilson (UK) (CEO Cochrane) Cochrane Rehabilitation

·       Stefano Negrini (Ita) (Director) Cochrane Rehabilitation vision and goals

·       Carlotte Kiekens (Bel) (Coordinator) Cochrane Rehabilitation organization

·       William Levack (Nzl) (PRM Reviews Committee Chair) Identifying evidence

·       Francesca Gimigliano (Ita) (Communication Committee Chair) Communicating evidence

·       Frane Grubisic (Cro) (Pubblication Committee Chair)

·       Antti Malmivaara (Fin) (Methodology Committee Chair) Methodology to gather evidence in Rehabilitation

·       Thorsten Mayer (Ger) (Methodology Committee Co-Chair) RCTs in Rehabilitation and related problems

·       Julia Patrick Engkasan (Mal) (Education Committee Chair) and Elena Ilieva (Bul) (Education Committee Co-Chair)Educating to Evidence

·       Farooq Rathore (Pak) (Low and Middle Income Representative) The Low and Middle Income perspective

·       William Levack (Nzl) (Professionals Representative) The Rehabilitation Professionals perspective

Nel gergo utilizzato da chi naviga, ammainare le vele significa abbassarle per poi toglierle, subito prima di entrare in porto, quindi alla fine della navigazione o anche rinunciare alla lotta, arrendersi, ritirarsi da un’impresa che si considera troppo faticosa.

E’ esattamente ciò che è successo allo storico stabilimento che ha aperto la prima fabbrica nel lontano 1824 con l’acquisto di un mulino a Pontedassio da parte di Paolo Battista Agnesi, che consentiva di macinare 120 quintali di grani al giorno e produrre direttamente la pasta.

Con l’introduzione di nuovi metodi di macina, appresi in Francia dal figlio Giuseppe, la produzione aumento talmente che la famiglia Agnesi decise di armare una propria flotta di velieri per rifornirsi dall’Ucraina (che allora era considerato il miglior grano duro del mondo). Per questa ragione il veliero rimarrà poi nel simbolo dell’azienda.

Nel 1888 il figlio primogenito di Paolo Agnesi, Giacomo, subentrò al padre alla guida dell’impresa. Nel XX secolo lo stabilimento si avviò verso l’automazione integrale grazie anche all’ingresso nell’impresa del figlio di Giacomo, Vincenzo. Nel 1929, alla morte di Giacomo Agnesi, Vincenzo gli subentrò alla presidenza del consiglio di amministrazione rimanendo alla guida della ditta fino agli anni settanta. Da allora l’azienda visse un periodo di difficoltà che portò nel 1980 alla nascita della Agnesi Srl, immediatamente trasformata in Agnesi Spa.

Nel 1987 il gruppo Danone comprò le prime quote della società e nel 1995 acquistò dalla famiglia Agnesi il pieno controllo sull’azienda. Nel 1997 Danone cedette Agnesi alla banca d’affari Paribas che a sua volta la mise in vendita. L’acquisto venne concluso nel 1999 dal gruppo alimentare italiano Colussi, insieme a Banca Commerciale Italiana e Banca Euromobiliare.

In data 13 dicembre 2016 è stato l’ultimo giorno lavorativo dell’azienda prima della definitiva chiusura, producendo l’ultimo kilo di pasta i Fusilli 102.

Questi sono naturalmente alcuni punti fondamentali della storica industria fondata da Paolo Battista Agnesi nel 1824 a Pontedassio – Imperia ed è interessante leggere la lettera scritta da Angelo Colussi, nel luglio del 1999, dopo che il suo gruppo completò l’acquisizione:

Dopo i preliminari intercorsi, oggi 30 luglio 1999, con la sottoscrizione del contratto di acquisizione della Agnesi S.p.A., si è realizzata la svolta più significativa nel processo di rapida crescita di recente intrapreso. proiettando il nostro gruppo oltre i 500 miliardi di fatturato, in posizione di assoluto rilievo nel mercato alimentare.

Abbiamo ampliato il sistema di offerta integrato della dieta mediterranea nelle categorie merceologiche che meglio lo rappresentano (biscotti, panificati, pasta di semola ed all’uovo, prodotti per gelaterie e pasticcerie. merendine, riso, condimenti) sviluppando ulteriormente la via dei prodotti di marca e di qualità che ci contraddistingue.

Abbiamo posto i presupposti per sviluppare positive sinergie commerciali, nella capillare copertura del mercato, nel servizio al trade e nella logistica, ampliando anche le nostre potenzialità nei mercati esteri con presenze significative e nuove grandi opportunità di sviluppo.

Abbiamo l’orgoglio di condividere traguardi cosi ambiziosi grazie al fondamentale contributo creativo e propositivo che ci è stato consentito di avere fin qui cumulando sapere e competenza per lo sviluppo.

Abbiamo consolidato la base per essere competitivi e vincenti, abbiamo le risorse per cavalcare e non subire il cambiamento, abbiamo nei colleghi tutte le qualità per essere aperti al confronto, competenti, reattivi e flessibili come e più degli altri.

E’ per me un grande piacere proseguire sulla strada intrapresa per rullare la sfida con ancora maggiore impegno ed entusiasmo, valorizzando il patrimonio delle risorse di cui l’azienda dispone per raggiungere nuovi ed ancora più ambiziosi traguardi, vivendo ogni difficoltà come opportunità, per essere protagonisti del cambiamento e del successo.

Con rinnovata fiducia e stima i migliori saluti e auguri di buon lavoro.

Angelo Colussi

Tutte belle parole che non sono riuscite a far rimanere a galla il famoso veliero che ha dovuto ammainare le vele non per rientrare in porto e concludere a testa alta una lunga navigazione ma che si è perso nei grandi mari e oceani di uno stato assente, sindacati troppo presenti e in generale di un silenzio da parte di quella stampa attenta a dare solo notizie eclatanti come le chiusure di grandi e storiche aziende, ma che non sono riusciti ad attirare investitori per tenere viva una parte della storia italiana nel mondo.

SILENZIO, PARLA AGNESI lo storico slogan da oggi dovrebbe trasformarsi in IL SILENZIO PARLA PER AGNESI

La Ferrari F40 è stata creata per celebrare il 40 ° anniversario della Ferrari. Un’ auto molto veloce disegnata da Pininfarina e che è stata costruita principalmente con materiali compositi. Le sue sofisticate alte prestazioni, sono date dal turbo-charged combinato ad uno chassis di prima classe, che ne danno cosi una grande prodezza dinamica prossima a quella di una macchina da corsa.

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Questa supercar con motore centrale, trazione posteriore, due porte coupé sportiva, e’ stata costruita tra il 1987 e il 1992 (fino al 1994 per la LM e il 1996 per la GTE). Successore della Ferrari 288 GTO, è stata l’ultima Ferrari personalmente approvata da Enzo Ferrari. A quel tempo era la più veloce, la più potente, e la più costosa auto in vendita della Ferrari.

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La vettura ha debuttato con una produzione di 400 unità e al costo di circa $ 400.000 nel 1987 ($ 950.000 di oggi), che era il prezzo al dettaglio suggerito, anche se alcuni acquirenti hanno poi segnalato che nel 1999 avevano pagato per la Ferrari F40 ben $ 1,6 milioni. In totale sono solo 1.311 le Ferrari F40 che sono state prodotte.

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Già nel 1984, la fabbrica di Maranello aveva iniziato lo sviluppo di un modello di evoluzione della 288 GTO. Il desiderio di Enzo era di lasciare un’eredità nella sua supercar finale e che ha cosi permesso al programma di Evoluzione di essere ulteriormente sviluppato al fine di creare una vettura esclusivamente per uso stradale. Un responsabile del reparto marketing della Ferrari disse:”Abbiamo voluto che la F40 fosse molto veloce, sportiva al massimo e Spartana”.

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I clienti iniziavano a dire che le nostre auto stavano diventando troppo morbide e comode. La F40 è per i nostri clienti più entusiasti che desiderano solo le pure prestazioni.

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La supercar è stata progettata pensando all’aerodinamica. Per la velocità della vettura si è pensato più alla sua forma che alla sua potenza. L’ area frontale è stata ridotta e il flusso d’ aria molto levigato. Così é anche stato per il raffreddamento del motore a induzione forzata poiche’ il motore generava una grande quantità di calore. Di conseguenza, la F40 era un po’ come una macchina da corsa a ruote scoperte con una scocca. Aveva poi una parziale sottoscocca per lisciare il flusso d’aria sotto il radiatore, una seconda con diffusori dietro il motore e il vano motore non era sigillato.

Un esperto ha spiegato la sua popolarità: “Non sarà mai piu’ permesso di creare un’ altra F40 nel mondo di oggi fatto di così tanta burocrazia e di regole. Questo è ciò che la rende così speciale e così desiderabile”. La Ferrari F40 fu presentata dai media come La più grande Supercar che il mondo avesse mai visto”.

Scritto da Exc Mag

Flavio Benedetto 

Il titolo dice già tutto ma andiamo a leggere quanto scritto dal primo cittadino, il Sindaco Alberto Gusmeroli

E’ con grande soddisfazione che nella seduta di Consiglio Comunale di ieri, mercoledì 30 novembre, abbiamo approvato una riduzione per il 2017 della tassa rifiuti del 5,68%.
Questo importante risultato è stato raggiunto grazie a due elementi basilari:
1) la revisione del piano industriale proposto da Medio Novarese Ambiente S.p.A., a seguito di un impegno molto forte dell’Amministrazione Comunale da me guidata, in collaborazione con numerosi Comuni della Provincia di Novara;
2) l’avvio dal 1° marzo 2017 della nuova modalità di raccolta rifiuti con il sacco conforme.
Un ulteriore beneficio a favore dei cittadini sarà rappresentato dalla consegna GRATUITA dei sacchi conformi impiegati per la raccolta del rifiuto indifferenziato e dei sacchi della plastica, che il cittadino non dovrà più comprare.
E’ l’occasione questa anche per informare che dal 10 dicembre p.v. ogni Aronese riceverà una tessera magnetica e una lettera, nella quale si spiegano le nuove modalità di raccolta attraverso il sacco conforme, che decorreranno dal 1° marzo 2017.
L’illustrazione delle nuove modalità di raccolta sarà oggetto di 9 INCONTRI SERALI che verranno tenuti in tutti i quartieri della Città nel mese di gennaio, organizzati dall’Amministrazione Comunale, unitamente alla Cooperativa Risorse – che ci assiste in ogni fase dell’avvio di questa nuovo sistema di raccolta.
In ultimo ci tengo a ricordare che l’avvio della raccolta attraverso il sacco conforme conta sulla grande collaborazione di tutti i cittadini nel migliorare la raccolta differenziata sul territorio, e che, tutti i benefici che si avranno dall’incremento percentuale della raccolta stessa, saranno tradotti in un miglioramento ambientale e in una diminuzione ulteriore della tassazione dei rifiuti.
Anche questo è l’Arona che tiene all’ambiente!
Alberto Gusmeroli Sindaco di Arona
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